giovedì 20 settembre 2012

Spadoni: "Nè caos, nè spaccatura"

Per parlare di un avvio di campionato non proprio brillante da parte della Samb e della presunta divergenza tra dirigenza ed area tecnica, abbiamo ascoltato il direttore generale Giulio Spadoni.
Stamattina c'era una locandina che a caratteri cubitali annunciava un caos totale in casa Samb, che coinvolgeva anche te. Che cosa sta succedendo?
Come io e Catello abbiamo dichiarato nel comunicato ufficiale emesso questo pomeriggio, non è successo assolutamente niente: non c'è nè caos, nè tantomento una spaccatura tra noi e la dirigenza, con la quale abbiamo d'altronde concepito all'unisono questo progetto. C'è solo una diversità di vedute, che ci può stare e a volte c'è stata anche nella passata stagione, ma mentre lo scorso anno ci si vedeva in "camera caritatis" per scambiarsi i pareri, stavolta il vicepresidente ha esternato pubblicamente, come d'altronde è nelle sue facoltà, le proprie opinioni, che in questo caso non collimano esattamente con le nostre.
Che sarebbero?
Sarebbero quelle di aver costruito una squadra competitiva per l'obiettivo, che quest'anno la società si è prefissata, ovvero la promozione, e che occorre qualche partita per decidere se, come e dove eventualmente occorrano dei correttivi. Questo non lo diciamo certo per vanteria o per eccesso di individualismo, ma perchè ne siamo convinti nell'ottica di fare sempre il bene della Samb, a cui teniamo da matti. Soprattutto non vogliamo fare polemiche, vogliamo solo essere costruttivi!
E invece Bartolomei questi ipotetici rinforzi li vorrebbe subito...
Capisco il disappunto del vicepresidente e dei tifosi per questo inizio non consono alle aspettative, ma qua c'è da restare calmi ed evitare di mandare tutto a monte dopo sole tre partite, in cui, pur non brillando, avremmo potuto raccogliere comunque qualche punto in più e stare a ridosso della prima posizione. Vedo troppa ansia e un disfattismo esagerato: occorre dare il tempo di crescere agli uomini di Palladini, perchè qualità e forza ci sono sicuramente.
Però questo processo di crescita potrebbe essere frenato da qualche squalifica di troppo...
Questo è un altro tema, che ho già stigmatizzato in altre sedi: qui ribadisco che è un grosso peccato incorrere in espulsioni e squalifiche, che danneggiano sia le partite in corso che quelle successive. Senza il rosso esibito a Forgione, sono convinto che avremmo portato tranquillamente in porto la vittoria a San Cesareo. Per quanto riguarda Napolano aveva tremendamente bisogno di giocare per entrare in condizione, invece ora delle prime sei partite finirà di giocarne solo due. A questo proposito la società ha stabilito un regolamento interno che prevede sanzioni e multe, che quindi saranno applicate.
Insomma meglio concentrarsi sulla Renato Curi, che pensare al mercato.
Senz'altro, anche perchè è preferibile evitare turbative e pensare a giocare meglio e fare punti, per trovare morale ed entusiasmo. Ci aspetta un avversario da non sottovalutare, ma sicuramente anche da non temere, perchè nonostante le assenze abbiamo senza dubbio le risorse per vincere.
Con quale modulo tattico?
Questo lo deciderà Palladini, che finora ha lavorato su due impostazioni, 4-3-3 e 4-2-3-1, e nell'ottica di entrambi i moduli abbiamo orientato il nostro mercato.
Ma col 4-3-3 non servirebbe un centrocampista over, visto che di ruolo ci sono solo Traini e Scartozzi?
Non credo, perchè da mezzala in passato hanno giocato sia Guglielmi che Forgione e inoltre si potrebbero schierare anche due '93 come Cuccù e Carpani in mezzo, utilizzando un altro over come Montefusco in difesa. In definitiva sono convinto della bontà della nostra intelaiatura, diamogli solo un po' di fiducia.

1 commento:

  1. .... caro Giulio, affidare il centrocampo a tre a due Under vuol dire affidare il reparto piu' importante agli avversari.
    Passare da carteri-oretti-carpani a scartozzi-cuccu'-carpani non mi sembra di aver rinforzato la squadra, molto meglio con Traini( se in forma)!!!!

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