martedì 28 agosto 2012

Che sia l'anno buono!

Si parte con l'intenzione dichiarata di vincerlo, questo maledetto campionato, che rappresenta una sorta di palude per la Samb e i suoi tifosi, dalla quale è tremendamente difficile venir fuori. E farcela quest'anno sarebbe doppiamente importante, perchè proprio doppio potrebbe essere il salto di categoria, visto che la Seconda Divisione sembra avere i mesi contati e scomparire definitivamente e giustamente sin dal 2013.


Sulla carta Palladini dispone di una squadra competitiva, non certo un ammazzacampionato, ma in grado di poter sgomitare in primis con l'Ancona, ma anche con Civitanovese, Termoli, Maceratese e Marino. Al momento non c'è traccia di invincibili armate in categoria e se i rossoblu troveranno equilibri e meccanismi richiesti nel layout smaccatamente offensivo visto all'opera nel precampionato allora si potranno coniugare spettacolarità e concretezza.


Le incertezze della vigilia vedono in testa all'elenco il modulo adottato da Palladini, che dovrà soprattutto esaltare le caratteristiche individuali dei tenori d'attacco, senza sacrificarli in compiti di copertura che non hanno nelle corde e in subordine la robustezza di un centrocampo, che al momento non sembra in grado di garantire quella differenza necessaria per far sgommare la Samb. Ricordiamoci che stavolta ai rossoblu non basterà fare un buon campionato, ma vincerlo e tra le due sponde c'è un bel guado da solcare. Che sia poi anche l'anno buono per chiudere definitivamente la vicenda stadio, apparentemente incanalatasi nella dirittura d'arrivo, ma con un traguardo ancora da tagliare e per una società, che quest'anno chiede un ulteriore appoggio ai suoi più che unici supporters sotto forma di sottoscrizione popolare, ma che giocoforza, soprattutto se vorrà insediarsi in LegaPro, dovrà trovare nuova linfa economica e un assetto più saldo e robusto.




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